Midnight Blue scala la classifica di Ottobre!!

Non credo di aver mai letto nulla di Cristina Foresta ma credo che con “Midnight Blue” si sia guadagnata un posto tra le autrici che preferisco in assoluto!!

Vi spiego anche perché, partiamo subito XD La protagonista almeno all’inizio indiscussa è Mia Paroli, una ragazza che grazie ad un suo romanzo scritto su Wattpad decolla come autrice mondiale e proprio quando la storia parte sta per partecipare al talk-show più famoso d’America ed è proprio lì che incontra i suoi idoli per eccellenza, i Blind for Love una band k-pop famosissima in tutto il mondo.

A parte l’emozione iniziale qualcosa cattura la sua attenzione: la chimica e l’intesa che c’è tra lei e Tae- Wook il leader della band. Una sensazione difficile da scacciare via, che si insinua fra le pieghe della mente e dell’anima, un’anima che molto presto subirà uno scossone non indifferente.

Per puro caso la band e Mia alloggiano nello stesso hotel e la sera prima della sua partenza proprio Mia ha un crollo emotivo non indifferente. Aver visto dal vivo i suoi idoli l’ha emozionata ovviamente ma quello che la rattrista è ben altro: il loro affiatamento, la loro unione. Sempre casualmente Tae è proprio lì, a due passi da lei e riesce ad accorgersi della sua presenza perché sente i suoi singhiozzi. Da questo momento in poi la vita di entrambi prenderà una direzione da cui è impossibile tornare indietro.

Iniziano la loro conoscenza dopo un appassionante bacio avvenuto proprio nell’hotel lì in America e si rendono presto conto che il loro cuore ormai è perduto ma troppe cose ostacolano questo sentimento, partendo dalle rigide regole che caratterizzano il mondo delle band k-pop.

Ne ho sentito parlare sono onesta ma per scrivere questa recensione ho deciso di documentarmi meglio, perché quando si legge si fa anche questo 😉 La lettura a mio avviso è un modo come un altro di imparare cose nuove.

Non sono una fan sfegatata del k-pop ma lo seguo volentieri ma quello che ho letto mi ha lasciata un attimino perplessa. I componenti delle band vengono definiti Idols e per arrivare a questo i sacrifici e la gavetta sono praticamente immensi. Bisogna annullarsi completamente e dedicarsi a duri allenamenti per poter diventare Idols. Una volta dunque diventati, le regole diventano ancora più rigide ad esempio l’aspetto deve essere curato nei minimi dettagli e il loro abbigliamento viene prima vagliato ed approvato dalla propria agenzia.

Oppure non si possono avere tatuaggi visibili , bisogna rimanere in forma perfetta, la loro morale deve essere immacolata dunque zero gossip, droghe, alcool e comportamenti discutibili. Non si può uscire con persone del sesso opposto ed infine la regola più importante di tutte, non si possono avere relazioni.

Mi aggancio proprio a quest’ultima perché sarà il centro della storia, sarà il punto cardine che impedirà ai due di legarsi indissolubilmente. Perché Mia non è solo una scrittrice ma ha anche un lavoro in cui ha successo e la sua azienda decide di spostarla perlomeno temporaneamente proprio in Corea. Accettare per lei significa avere Tae più vicino certo, ma le complicazioni diventerebbero molto più grandi e più gravi ed è esattamente questo quello che succederà.

Una mescolanza di culture e un amore folle ma assolutamente adorabile prenderà il vostro cuore e lo farà in mille pezzettini per poi pian piano ricostruirlo e rimetterlo in sesto cementando ogni piccolo frammento.

Mi sono innamorata follemente di questa coppia, mi è entrata nel cuore ed ho percepito tutto il dolore, la sofferenza, il senso di impotenza che ha caratterizzato gran parte della narrazione. Tae mi è entrato davvero nel cuore, un ragazzo adorabile e con un’educazione e una saggezza immensi. Mia invece ogni tanto devo dire, mi ha fatta arrabbiare perché non ho condiviso le sue scelte, i suoi pensieri e anche il suo modo di vedere la sua relazione con Tae.

La ciliegina sulla torta però è stata il cane, Peu Peu o bestia di Satana, ci ho riso a crepapelle ogni volta che veniva nominato. Anche gli altri componenti della band sono stati caratterizzati seppur più debolmente (come è giusto che sia) ma leggendo si ha un quadro chiaro di tutti quanti.

Lo consiglio? Assolutamente si e in più seguirò con attenzione le pubblicazioni di Cristina Foresta per non perdermi altre chicche di questo genere.

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